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Le due Rocche

La gara di oggi non è di gruppo, siamo solo io e Cristian che arriviamo a questo appuntamento (per me il quarto della stagione) e tocca alla famosa Due Rocche di Cornuda; oggi non ci sono i miei compagnia di avventure e mi dispiace un poco. Trovo Cristian negli spogliatoi solo qualche minuto prima della partenza con il tempo di una saluto veloce e poi si parte.

Questa gara è famosa per essere sempre al 25 Aprile e di solito è un caldo infernale. Oggi il tempo è molto diverso, alla partenza c'è una pioggerellina fastidiosa ma poco dopo il tempo si imbruttisce e comincia a piovere davvero. Nel bosco, sotto alla piante, non c'è questa sensazione di disagio; si prosegue senza problemi.
Fisicamente mi sento molto bene; stanno arrivando i frutti delle gare precedenti e il non voler insistere troppo con la corsa nei giorni precedenti alla gara; devo dosare le energie. 
Come sempre ho bisogno di un poco di tempo per stabilizzare il cuore e le gambe ma quando entro a regime sento che sto bene.

Il tempo non mi spaventa, nella prima parte non si sente molto il disagio della pioggia; il fondo è ancora buono e corribile. 
Si arriva ad Asolo con 25km circa; città sempre bellissima... si percorrono stradine nascoste per arrivare al centro città e dirigerci verso la prima Rocca per la sua conquista. Quest'anno ci fanno salire sul muro di cinta e percorre l'anello perimetrale che ci da una vista panoramica spettacolare. Giù a bomba, un paio di chilometri e poi cominciamo a percorrere il versante nord, il fondo dei sentieri è sempre peggio e il culmine arriva intorno al 30esimo chilometro dove c'è l'incrocio con i percorsi da 22 e 35; sono già transitati moltissimi atleti e il sentiero è devastato . 

Il terreno è scivolosissimo, in salita non si riesce ad avere il grip e in discesa sembra di pattinare; vado a terra varie volte ma senza conseguenze, solo fastidi muscolari dovuti alle cadute; con le gambe stanche e i movimenti non controllati si creano tensioni e il richio di contrattura è forte.
Intorno al 34esimo chilometro attrraversiamo forcella Mostacin ma ormai non riesco più a godermi il paesaggio; devo stare concentrato sul sentiero.

Gli ultimi chilometri li percorro senza troppa fatica, un passaggio in salita alla seconda Rocca, quella di Cornuda, e via in discesa verso il traguardo con un tempo leggermente sopra alle aspettative; considerando che sono stati aggiunti 2km al tracciato classico e il tempo meteorologico, devo dire che sono più che soddisfatto.

Non ho ricordi fotografici; non è mia abitudine fare foto durante le gare ma posso documentare lo stato delle scarpe per rendere meglio l'idea di dove abbiamo corso oggi. 

Nei primi chilometri ho conosciuto un ragazzo che aveva un passo uguale al mio; ci siamo incoraggiati e abbiamo chiacchierato durante tutta la gara. Serviva ad entrambi per rendere la giornata meno pesante... ai trail si impara anche questo; il mutuo aiuto tra runners in uno spirito non competitivo, si cercano appoggi mentali per contrastare la fatica (Grazie Alessio) e poi ci sono i runners "orsi" sempre in solitaria 😉

20230425 144216

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